martedì 22 aprile 2014

Dallas Buyers Club

“Ho l’impressione di lottare per una vita che non posso vivere.”













Siamo al secondo film. Super premiato agli oscar non potevo non vederlo. Tratto da una storia vera, anche questo film m’ha fatto molto pensare…

(NO SPOILER)

Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani. Droga, alcol, prostitute. E fin qua ci siamo.
Tutto continua fino a quando scopre di aver contratto il virus dell’HIV. Questo apre un calvario sulla disperata voglia di vivere e un’umanità riscoperta verso il prossimo.
Non trovando farmaci che lo possano curare in America diventa ufficialmente un contrabbandiere portandoli lui stesso direttamente dal Messico. Deciderà poi di venderli a tutti coloro ne abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio Paese.

Nel percorso attraverso le fiamme di un male incurabile e letale come l’HIV esiste un percorso fatto di storie meravigliose. Pur non avendo nulla di religioso, il film lavora sul capovolgimento di uno tra i più odiosi luoghi comuni omofobi, attraverso un eterosessuale che si apre al prossimo, facendosi portatore di salvezza e vita contro un sistema che sembra negarla.


Dallas Buyers Club è un racconto sentimentale che cavalca l’esaltazione della reale battaglia per la conquista del proprio diritto alla vita da parte di uomo che compie tutto il possibile, dal deprecabile all’onorevole, per poter sopravvivere.


Trailer

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