lunedì 24 ottobre 2016

Conformismo

C'è un fantasma che infesta il mondo
ma fa paura solo a quelli che riescono a vederlo
veste le stesse scarpe
da Manhattan a New Delhi
ha il medesimo make up 
da Hong Kong a Nairobi
e parla la lingua dei pubblicitari
il conformismo
quello che ti fa sentire prima l'eco della domanda
e mai la risposta...
ma non è solo una questione di vestiti e cravatte
in fondo già c'aveva provato Mao 
a metterci tutti in tuta da lavoro
vero?
la paura della solitudine
e la pigrizia di pensare
ci faranno accettare qualsiasi cosa
questo è un conformismo dell'anima.
Stilisti
modelle anoressiche
new age
retro
mode culturali
e
lo dicono tutti
caratteristiche del secolo
locali in
ambienti
bella gente
e scelte out
fanculo agli opinion leaders!
agli ospiti fissi
e a quelli che fanno tendenza
ci stanno strappando la creatività dalle mani.
Troveremo Benetton sulla faccia dei San Pietro
e sostituiranno i Caravaggio con la reincarnazione del Mago Otelma
è già così!
Ti svegli la mattina 
e la radio ti serve elenchi di dove andare in vacanza
di cosa fare 
chi devi conoscere
di chi ti devi innamorare
corri alla mostra da non perdere
all'evento televisivo dell'anno
al film del millennio
e alla cucina che farà epoca!
Ne servono tanti di voti
telefonate
asterischi
stelline
pallini
e michelin
per inchiodarti al conformismo
ma sono le tue emozioni a finire in croce
quelle che stanno fuori dai film campioni d'incassi
dai libri best seller
dalle copertine dei settimanali
e dai sondaggi d'opinione!
Fanculo alle ultime novità
alle ultime notizie
all'ultima abitudine!
Io lo detesto quest'andazzo
sono fuggito
per riprendermi i miei NO
e i miei SI.

lunedì 17 ottobre 2016

Lettera ad un amore finito

Un amore finisce com'è cominciato
con una domanda alla quale non si sa dare una risposta...
All'inizio è: "Mi sono innamorato di te?"
E alla fine è: "Ti amo ancora?"
La risposta alla prima domanda è Si
Se ci domandiamo se siamo innamorati di una persona conosciuta da poco
significa che lo siamo
almeno un poco...
Ma se dopo un anno
o venti
cominciamo a domandarci
"L'amo ancora?"
la risposta è quasi certamente No.
Perché quando si ama non si fanno domande
si vive!
Le domande presuppongono un dubbio
e il dubbio mal s'accorda con l'amore
L'amore
per essere tale
è incondizionato
perdona tutto all'amato
fino alla follia.
L'amore condizionato è il tipico rapporto di oggi
in cui il confine fra affetto ed interessi
è quasi sempre promiscuo.
e facilmente espugnabile da un terzo
ossia l'amante.
Lo so lo so
vi starete domandando per chi stia facendo l'Alberoni della situazione
per una donna...
ovviamente
e non ne farò più il nome
Una donna che mi ha scritto a voce alta se mi amava ancora
no
tesoro
no 
amore
tu stai amando sempre di più te stessa
sempre meno quest'uomo che muore
ti capisco
nulla allontana di più che la sofferenza altrui
niente crea un vuoto tanto vasto che l'isolamento
la sconfitta
intorno a chi
come al sottoscritto
sta subendo un conto alla rovescia sulla propria testa
Ma chiamandoti per l'ultima volta "amore"
anch'io
che ti sono stato così fedele
mi distacco da te con tutta l'energia rimasta
poca
quella sufficiente a dare un colpo di coda
lo so cara
avresti voluto che ti trattenessi
che ti gridassi aiuto
che ti invitassi a non lasciarmi proprio ora

no

io non amo chi non mi ama
perché ho capito che è un esercizio sterile ed inutile
così
come ho passato questi anni a ricordarti
così
trascorrerò gli ultimi anni a dimenticarti
e farò in modo che il mio vuoto
sia il più violento e vertiginoso possibile
affinché un nuovo pieno
magari in extremis
mi assista con un colpo di grazia,
quello di un nuovo amore.

lunedì 3 ottobre 2016

Ragazza che non ho

Ragazza che non ho
ti ho già scritto una volta.
Ero più giovane dentro e fuori
sognavo che dal buio fiammante del lavoro potessi uscire tu,
col mio sos di carta tra le dita
e uno di quei sorrisi che sembrano dire:
"perché ti meravigli tanto, Davide?
non hai mai visto uscire una ragazza da lavoro?"
Avrei guardato le tue gambe svelte 
scavalcare la finestra nera della mia Sony,
ti saresti lasciata ammirare
col vestitino di carta giapponese con i fiori d'acqua.
E tutti i miei problemi si sarebbero accucciati in un angolo
come un cane pentito
perché avevo osato dubitare della materia dei sogni.
Vedi ragazza,
credere nell'impossibile è stata la causa di tutti i miei guai 
e di tutte le mie grandezze.
Io ho puntato su tutte le roulette
ho guidato contromano nella notte
sono andato in spiaggia con le scarpe d'inverno 
e mi sono steso col cappotto davanti al mare bruciante,
perché disprezzavo i luoghi comuni
e così non ho mai smesso di credere ch'esisti;
che esistono ragazze che escono da lavoro con il vestito a fiori.
Non sono così sciocco da credere che tu non verrai mai:
i miracoli sono più reali dei soldi,
la verità è che temo di deluderti.
Sono scorbutico
e pieno di dubbi
e non ho mai imparato a ballare.
Ti annoieresti,
temo,
e dopo qualche minuto di silenzio mi diresti:
"usciamo?"
E non mi va di uscire
e poi stasera in televisione c'è il mio documentario preferito
e di là la cena è apparecchiata per uno.
E poi ho l'ansia da prestazione va bene?
Tu hai fatto l'amore fra le stelle
io in letti di serie B
che la sigaretta dopo, era l'orgasmo.
Attenta
non credermi
ragazza che non ho
il mio è un vecchio gioco.
Provocare miracoli e smettere di stupirsi l'attimo dopo.
Se a quel punto te ne andassi via
sarei perduto:
siamo mezzi uomini
mezzi maghi
eterni bambini.
Non credermi
basta!
Portami fuori
è una serata così dolce
ci sarà pure da qualche parte una balera deserta 
dove potrai insegnarmi il ritmo semplice della vita.
Ragazza che non ho
stasera saremo in tanti ad attenderti lo sai?
Tu fai cosi,
non pensare a me!
A forza di credere ai miracoli 
io ho imparato a reggerne l'assenza;
ma uno
questa notte
uno almeno di noi,
fallo felice!