martedì 19 novembre 2013

Mi chiamo Chuck, Aaron Karo

Chuck Taylor è un diciassettenne e come ogni adolescente affronta le fasi della pubertà, ha le sue manie, le sue fisse, che lui chiama semplicemente routine. Mentre a livello psicologico e sintomatico noi li chiameremo comportamenti ossessivo-compulsivi.

Tra le tante manie di Chuck, come quella di controllare fino allo sfinimento le piastre del gas, di lavarsi in continuazione le mani, di chiudere quattordici volte il lucchetto del suo armadietto di scuola, c'è quella più intima e personale: collezionare scarpe Converse alte modello Chuck Taylor (ex giocatore di basket dei primi del 1900).La caratteristica di questa collezione è che lui indossa un colore di Converse (rigorosamente in tinta unita) in base all'umore giornaliero.






"I colori in sé non avevano senso, non c'è alcun legame tra l'arancione e la stanchezza. Ma nella mia testa era scattato qualcosa e una volta scattato non riesco più a fermarlo."

lunedì 18 novembre 2013

Fiore di poesia, Alda Merini

Chi è prigioniero, l'anima o il corpo? chi soffre di più, chi sente di più? E' il corpo che patisce e gioisce o è l'anima che ne trae giovamento e sofferenza? L'anima, distesa nel corpo, è incapace di contenerne tutte le voglie. E la felicità, imperfetta, mai completa, rimane comunque una felicità dei sensi, della carne, della follia.

Alda Merini e la follia.


Troppo semplice pensare al manicomio.
Alda Merini è folle poichè "brinda alla sua follia".

Malata di tormento e perdizione, a piedi nudi, con dita vogliose d'amore, turbata, esasperata, con i ginocchi piegati dallo scrivere poesie su pietre. Queste alcune immagini della raccolta che contiene a sua volta raccolte di versi che la poetessa ha scritto dal 1951 al 1997. 

venerdì 15 novembre 2013

Kallocaina, Karin Boye

"Chi non ha mai sognato di possedere il siero della verità e penetrare nel segreto della mente e del cuore degli altri e di se stesso?
Quale giudice non lo vorrebbe, quale potere non lo riterrebbe l'ideale strumento di controllo?
Kallocaina è, appunto, il nome del siero della verità che lo scienziato Leo Kall ha inventato per garantire allo Stato sicurezza e stabilità.
Ma la verità sfugge alla strumentalizzazione, i suoi effetti sono sconvolgenti, rivelando la complessità dei rapporti umani e portando il germe della disgregazione nel sistema."

Scritto nel 1940, quando era difficile nutrire grandi speranze nell'avvenire, Kallocaina ha una visione di una società spersonalizzata, dominata da uno Stato poliziesco che arriva a invadere anche la sfera privata dei cittadini sopprimendo ogni libertà.
La continua violazione dei diritti umani, l'uso strumentale della giustizia, la disinvolta interpretazione delle leggi, il conformismo. Tutto fa parte del panorama quotidiano.

venerdì 8 novembre 2013

A sud di nessun nord, C. Bukowski

A sud di nessun nord è una raccolta di racconti pubblicata per la prima volta nel 1973 e probabilmente è la più esemplificativa del mondo americano.

Oggettivamente l'opera presenta alcune invenzioni narrative interessanti, una su tutte rappresentata dal racconto "Amore a diciassette dollari e cinquanta" (che probabilmente ha ispirato la copertina del libro edito da Tea) cioè l'uomo Chinaski (Bukowski) che intesse una storia d'amore con un manichino-donna.
Una short-story, come tutto il libro, che si dipana abilmente nell'immaginare un mondo grottesco e solitario, con sfumature umoristiche e tragiche.
Eccellenti anche Maja Thurup e Un paio di ubriaconi.


*Digressione*


A una distanza di 20 anni dalla sua morte, qual è il ruolo di Bukowski nella letteratura mondiale, nelle forme espressive e nel costume di questi anni?

1 Novembre 1962

51 anni fa nasceva Diabolik. 
Diabolik nacque da un'idea di Angela Giussani che, osservando tutti i giorni i pendolari che transitavano per la stazione di Milano Cadorna (vicino alla casa dove all'epoca abitava), ebbe l'intuizione di realizzare un fumetto formato tascabile che si potesse facilmente leggere aspettando il treno.

Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente (nei primi 3 numeri) con Elisabeth Gay, incontra poi la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita.
Il loro costante scopo è quello di rubare soldi e gioielli. Non si fanno scrupoli morali. Agiscono sempre con estrema sicurezza e freddezza.

Il duo romantico-criminale è in lotta perenne con l'ispettore Ginko, a anche se a volte costui riesce a catturarli, essi riescono sempre a farla franca grazie a ingegnosi trucchi e straordinarie fughe spesso a bordo della famosa Jaguar E-Type.

Diabolik, Eva Kant e l'ispettore Ginko formano un triangolo di personaggi indissolubile: non esisterebbe Diabolik senza Ginko, il suo alter-ego più pericoloso. Non esisterebbe Ginko senza un così temibile criminale e soprattutto non ci sarebbe Diabolik senza Eva, di cui è follemente innamorato e ricambiato in uguale misura.