domenica 8 dicembre 2013

Un giorno solo, tutta la vita. Alyson Richman

La storia di Josef
Mio nipote sostiene che non sono romantico. Non posso dargli torto. Perchè non sa com'ero prima della guerra, quando il mio cuore palpitava per una donna dal nome a lii sconosciuto, una donna di cui non ha mai visto nemmeno una fotografia.

e Lenka
Tante persone sono venute a mancare nella mia vita. Potrei contarle come grani di un rosario, riscaldati e levigati da una mano nervosa. Conservo quel rosario nella mente, ogni grano di un colore diverso.
Josef è quello blu scuro, come l'oceano che se l'è portato via.




L'idea iniziale dell'autrice era quella di "scrivere un romanzo su un'artista che sopravvive alla Shoah, ma ho finito con lo scrivere una storia d'amore".

"Lenka, sono io" disse lui, "josef, tuo marito".



Josef e Lenka si rincontrano casualmente a New York oltre sessant'anni dopo l'ultima volta che si sono a visti, a Praga el 1939, pochi giorni prima dell'occupazione nazista.
I loro rispettivi nipoti "entrambi eleganti e colti americani della seconda generazione", si erano appena sposati. Lenka non aveva riconosciuto Josef, forse perchè dopo tanta sofferenza inconsciamente aveva cancellato il ricordo. Josef, invece, l'aveva subito identificata perchè "mai niente è come il primo amore... quel riconoscersi in un lampo che non ha bisogno di parole".

Un giorno solo, tutta la vita è un romanzo in cui i protagonisti non fanno altro che raccontare rispettivamente le proprie vite.
Una storia straordinaria dove vengono posti in evidenza diversi tipi di amore: il sentimento finale, il profondo amore tra sorelle, il "secondo amore" che porta Lenka e Josef a rifarsi una vita, ad avere figli, ad andare avanti con la vita. Soprattutto viene esplorato quell'intero sentimento che dura un'intera esistenza, capace di superare qualsiasi barriera di lontananza. 

"La testa piena di sogni, il cuore pieno di fantasmi".

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