martedì 3 giugno 2014

Il ladro di orchidee

"La cosa meravigliosa è che ognuno di questi fiori ha un rapporto particolare con l'insetto che lo impollina. 
C'è una certa orchidea che ha lo stesso aspetto di un certo insetto perciò l'insetto viene attratto da quel fiore, il suo doppio, la sua anima gemella, e non desidera altro che fare l'amore con lei.
Una volta volato via, l'insetto vede un'altra orchidea anima gemella e fa l'amore anche con quella, impollinandola, e né il fiore né l'insetto capiranno mai il significato del loro atto d'amore.
E come potrebbero sapere che è grazie alla loro breve danza che il mondo vive?
Ma è così.
Facendo semplicemente quello che sono stati progettati per fare danno vita a qualcosa di magnifico e grandioso.
In questo senso ci dimostrano come vivere.
Ci insegnano che l'unico barometro che si ha è il cuore; che, quando individui il tuo fiore, non puoi permettere a nulla di intralciarti."


Quattro personaggi: Susie ha scritto un libro sui ladri di piante di orchidee. Johhny è il ladro. Charlie, timido ed impacciato, fa lo sceneggiatore e deve adattare il romanzo di Susie per farne un film. Infine c'è Donald, fratello gemello di Charlie, anche lui sceneggiatore.

Fin qui tutto relativamente semplice. Le cose si complicano quando
i vari personaggi si adattano agli altri.

Susie deve intervistare Johnny per proseguire con la pubblicazione del suo romanzo. Charlie chiede aiuto al fratello per scrivere la sceneggiatura del film.

Temi importanti e non facili: il doppio, la creatività come stimolo per un arricchimento della realtà o come distruzione di un'identità, lo smarrimento per la ricerca di una personalità nell'altro.
Tutto questo raccontato con uno stile che cambia durante la narrazione: dalla commedia, i toni diventano quasi grotteschi per finire nel dramma.

E' pericoloso adattare e adattarsi, si rischia di perdere e di perdersi.



Il trailer:

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