"Seduto a poppa, mi chiedevo quanto ancora potrà durare un mondo così, retto esclusivamente dai criteri incolti, disumani e immorali dell'economia.
Scorgendo l'ombra di isole lontane mene immaginavo una ancora abitata da una tribù di poeti tenuti in serbo per quando, dopo il Medioevo del materialismo, l'umanità dovrà ricominciare a mettere altri valori nella propria esistenza."
Un indovino mi disse è un viaggio che ha come meta la scoperta di una cultura differente dalla nostra, ovvero quella dell'Asia, dei suoi abitanti, delle credenze che la popolano. E' una lettura molto dinamica che spesso assume l'aria di una cronaca diretta di testimonianze e di esperienze passate, magari proprio appartenute allo stesso scrittore, che incontra indovini, mendicanti e altre tipologie ancora di personaggi.
Oltre a portarci in contatto e a conoscenza di nuove realtà, ci dimostra, attraverso un documento reale e profondo, che l'identità delle persone si conserva nel tempo, e persistono nella memoria di quanti vi hanno assistito. Un viaggio basato su una traccia lasciata da un indovino e costellato di altre letture profetiche che mettono in evidenza l'enorme coinvolgimento spirituale dei popoli orientali.
Lo stile è fluido, immediato e riesce a trasportare. Non è affatto un romanzo e neppure un saggio. Semplicemente si legge come un diario di vita, pieno di spunti di riflessioni ed esperienze.
Una splendida esperienza.
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