giovedì 19 febbraio 2015

Birdman

"La gente. Loro amano il sangue, adorano l'azione. Detestano queste noiose, deprimenti, stronzate filosofiche!"








Infiniti piani sequenza, la messa in ridicolo corale del mondo dello spettacolo, la visione della Hollywood contemporanea, "pornografia apocalittica" responsabile del'infantilizzazione irreversibile del pubblico.

Ci ho messo qualche ora a venirne a capo, a capire e comprendere questo film.

Birdman è apparentemente privo di montaggio. Dialoghi calibrati ad hoc in un unicum di regia il cui ritmo è dato da una pianificazione meticolosa nei movimenti di macchina, una recitazione rocambolesca (e straordinaria), un incalzante rullo di batteria che accompagna tutte le azioni.

È un esperimento di linguaggio cinematografico coraggioso, forse un po' eccessivo ma funzionale alla storia che racconta.

Racconta la presunzione, ma anche la vulnerabilità di ogni artista, o anche di chi crede di
esserlo ed è costretto a confrontarsi con l'evidenza contraria.

Il risultato è un film ipnotico, gioiosamente ridondante e tracimante di vita ed ambizione.

Da vedere.



Come sempre vi lascio il trailer





#EmmaStone ti amo! Mi leggi?

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