"La gioia è un'emozione intensa e profonda, un sentimento di pienezza esaltante avvertito dall'intera coscienza; è prossima all'ebbrezza, al rapimento, all'estasi."
Le particelle elementari è un libro controverso, una narrazione che assume spesso i caratteri dell'incubo e del macabro.
I protagonisti sono nevrotici, con tratti schizoidi: Bruno, ossessionato dal sesso e profondo ninfomane e Michel, attratto dalla speculazione razionale, cerebrale, incarnano gli aspetti complementari del maschio moderno.
Materialismo, individualismo, amoralità minacciano l'Occidente, il suo sviluppo pianificato.
Il libro profusa amare, ma fondate intuizioni: la crisi della paternità, l'orrore della preadolescenti, la competizione tra maschi, psicoanalisi e pratiche terapeutiche alternative, aleatorie quanto superficiali, nel tentativo di tenere lontana la vecchiaia e sostenere identità incerte. Miti sessantottini completamente in frantumi.
Houellebecq pieno di sentenze, ipotesi e verità vince ancora.
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